Accorpamenti e lotta agli sprechi la Regione risparmia 1,4 miliardi
Il buon governo del centrodestra
Nel 2019 il lavoro di Aria Spa ha portato molti benefici. Caparini (Lega): « Serve innovazione»
Nell'opera di razionalizzazione di costi e poltrone iniziata dalla giunta Fontana un anno e mezzo fa, non c'è solo l'esigenza di reperire nuove risorse dai risparmi per far fronte ai tagli continui che il governo centrale opera ai danni delle regioni virtuose. C'è soprattutto una visione per «cambiare il paradigma come usa dire l'assessore al Bilancio Davide Caparini, regista dell'operazione -, superando il concetto di minor prezzo, puntando piuttosto sul valore aggiunto che un determinato prodotto può dare al servizio che Regione deve fornire. Con Aria Spa, infatti, abbiamo una società in grado di seguire i progetti in tutte le sue fasi, dalla progettazione all'inserimento di tecnologie all'avanguardia». Facciamo un passo indietro: il primo luglio 2019, dalla fusione di Lombardia Informatica e Arca (la centrale unica d'acquisto), nasce Aria Spa, società che conta 580 dipendenti e ha un fatturato (dati 2019) di 213,5 milioni di euro. Ma non è finita qui: il prossimo primo maggio confluirà in Aria anche Infrastrutture lombarde. Una fusione che comporterà un aumento (stimato) del fatturato a 276,2 milioni. Ovviamente questa opera di accorpamento ha portato anche a risparmi, come ci spiega il presidente di Aria, Francesco Ferri: «Nel 2019 grazie alle sinergie promosse dalla fusione abbiamo ridotto i costi strutturali di 300mila euro e a fusioni completate, nel 2020, i risparmi sui costi vivi dovrebbero salire a due milioni» e «da qui al 2023 prevediamo che ci sia ancora una riduzione del 15%». Ovviamente parte del risparmio è dovuto anche al taglio di poltrone, perché da tre cda (con relativi organismi collaterali) si arriverà ad averne uno solo. I soldi recuperati, infine, sono (e saranno) reinvestiti «in professionalità da formare - spiega l'assessore Caparini - anche in collaborazione con il sistema universitario».Il dato più clamoroso, però, è quello che riguarda i risparmi ottenuti sulle gare d'appalto regionali. Lo scorso anno è stato "recuperato" un miliardo e 372 milioni. A fare la parte del leone è stato il settore farmaceutico, con un risparmio secco di 832 milioni. E i numeri sono destinati a salire anche perché Aria Spa dovrà occuparsi della progettazione (e delle relative gare) dei nuovi ospedali lombardi (in primis la Città della Salute e della Ricerca a Sesto).
NON SOLO RISPARMI
Questo esempio di buon governo lombardo, come detto, non si limita al mero (seppur non disprezzabile) risparmio di quattrini, ma guarda oltre. «Punteremo molto sull'innovazione - racconta Caparini -. Questo vuol dire che la Regione non potrà più limitarsi ad andare sul mercato e comperare quello che c'è in catalogo. Al contrario dovremo essere capaci di chiedere al mercato di organizzarsi per darci prodotti che ci consentano di offrire le migliori prestazioni possibili ai cittadini lombardi. Saremo noi a influenzare l'offerta». L'applicazione che meglio fa capire questo nuovo approccio è quella che, come già detto, verrà usata nella progettazione dei nuovi ospedali che dovranno essere pensati e realizzati come dei veri e propri "smart hospital".
OSPEDALI SUPER MODERNI
«Qui Aria dovrà dare il massimo - spiega Caparini - perché oltre all'efficientamento delle varie gare d'appalto, la nostra struttura avrà il compito di progettare ospedali ultramoderni che, ad esempio, si svilupperanno in orizzontale e non più in verticale, che avranno i sistemi tecnologici più avanzati come, ad esempio, lettini motorizzati, sale operatorie adibite per la telechirurgia (interessante il progetto per vedere in tempo reale immagini in 3D del corpo operato, al momento ancora in fase di "interesse", ndr)» e ancora «saremo in grado di affinare la raccolta dati (in forma anonima) dei pazienti per poi condividere diagnosi e ricerche». Insomma, chiude l'assessore Davide Caparini «con questa operazione abbiamo riorganizzato tutto, non solo per eliminare inutili doppioni, ma per dare ai nostri servizi, e quindi ai nostri cittadini, ancora maggiore specializzazione e maggiore innovazione».
Fabio Rubini - Libero Milano