‘AREE INTERNE’:VIA LIBERA AD ‘AGENDA DEL CONTROESODO’. ANCHE LA VALLE CAMONICA TRA LE 13 'ZONE' DA RIPORTARE IN PRIMO PIANO
La Giunta regionale ha individuato le 13 Aree interne che parteciperanno alla costruzione di una vera e propria 'Agenda del controesodo', che intervenga a 360° e in modo coordinato, sia sul fronte degli investimenti tradizionali che su quello del capitale sociale, per accrescere l'attrattività dei territori interessati.
Si tratta delle seguenti realtà:
- Valchiavenna (12 Comuni, 24.551 abitanti);
- Oltrepò Pavese (15 Comuni, 10.652 abitanti);
- Alto lago di Como e Valli del Lario (31 Comuni, 38.284 abitanti);
- Lario intelvese e Valli Lario ceresio (34 Comuni, 47.441 abitanti);
- Valcamonica (35 Comuni, 81.644 abitanti);
- Valtrompia, Valsabbia, Alto Garda (42 Comuni, 170.835 abitanti);
- Piambello e Valli del Verbano (52 Comuni, 146.242 abitanti);
- Oltrepò Mantovano (16 Comuni, 94.653 abitanti);
- Valle Seriana e Val di Scalve (42 Comuni, 139.983 abitanti);
- Valle Brembana e Valtellina di Morbegno (62 Comuni, 88.357 abitanti);
- Lomellina (41 Comuni, 69.500 abitanti);
- Laghi Bergamaschi e Sebino Bresciano (47 Comuni, 132.671 abitanti);
- Lario Orientale-Valle San Martino e Valle Imagna (41 Comuni, 136.382 abitanti).
Ogni Area interna sarà chiamata a predisporre un documento di strategia territoriale di sviluppo locale.
E, al fine di garantire, ai territori un supporto strategico, Regione Lombardia collaborerà anche con Anci, quale centro di competenza che potrà offrire un supporto di tipo strategico - specialistico nella predisposizione e nell'attuazione delle strategie.
L'obiettivo di Regione Lombardia, che ha approvato uno schema di accordo di collaborazione con il Dipartimento di Architettura e studi urbani (Dastu) del Politecnico di Milano, è la costruzione di un'azione di sistema che possa dare concretezza alle richieste dei diversi territori di sentirsi protagonisti di una nuova stagione di crescita sociale ed economica, a regia regionale e da costruire con le comunità locali coinvolte.
Alla base dell''Agenda del controesodo', infatti, c'è la profonda volontà di promuovere uno sviluppo sostenibile e integrato dei territori, che sia capace di rilanciare il tessuto produttivo e, allo stesso tempo, di aumentare la qualità della vita delle persone.