Produttività dei parlamentari, il leghista Caparini batte tutti
È quinto a livello nazionale. Giudizio negativo per Riccardo Conti: ultimo La graduatoria In testa leghisti e M5S, a metà Bazoli, Sberna, Lacquaniti, Gelmini, sotto la media Gitti, Berlinghieri, Cominelli
Chi è in fondo storcerà il naso, ma la classifica sulla produttività dei parlamentari italiana stilata dall’associazione Openpolis offre un buono spaccato del lavoro fatto in questa legislatura dai 630 deputati e 315 senatori (più quelli a vita) della Repubblica. Non si tratta, ovviamente, di una scienza esatta, ma lo studio pesa presenze, assenze e missioni, delibere presentate e approvate, ordini del giorno portati in assemblea, proposte di legge, risoluzioni, interpellanze, emendamenti. Tutto dalle elezioni del 2013 al 21 novembre 2016, e va sottolineato - tra le tante postille di cui si compone l’indice - che primi firmatari e relatori hanno maggior peso specifico. Funziona un po’ come il Cet1 delle banche: il risultato è che non basta essere presenti per guadagnarsi una pagella positiva né fare ostruzionismo con migliaia di emendamenti. Insomma, c’è tutta l’attività del parlamentare. Risultato? Tra i primi della classe e gli ultimi c’è un abisso. Nota positiva, un deputato bresciano - Davide Caparini- è quinto in Italia per produttività. Nota stonata, un senatore della nostra provincia - Riccardo Conti - è addirittura ultimo su base nazionale.
Deputati
Passerà sicuramente un buon natale Davide Caparini, deputato e imprenditore camuno classe ‘67 con tessera Lega Nord quinto in Italia per produttività. Era presente solo nel 42% delle votazioni? Vero, ma nel 52,7% dei casi era in missione: le assenze sono solo il 4,6% e Caparini si distingue in tutti i campi. Il dato più forte? 88 disegni di legge da primo firmatario. Per Natale è rimasto a Vezza d’Oglio, partirà per le vacanze tra qualche giorno: «La classifica di Openpolis viene migliorata ogni anno e gli indicatori danno un quadro sempre più approfondito. Io e i miei colleghi leghisti siamo ai vertici da anni, abbiamo grande cultura del lavoro. I grillini hanno buone posizioni ma sono in parlamento per la prima volta, noi siamo qui da tanti anni» dice Caparini. E chi è in fondo alla classifica? «Non spetta a me dare giudizi».
Bene, come anticipato da Caparini, anche il collega di partito Borghesi, sopra la media tutti i deputati grillini, nell’ordine: Sorial, Cominardi, Basilio, Alberti. Fanno molto ostruzionismo, hanno un alto indice di presenza e sono attivi in ogni campo. A metà classifica Bazoli, Lacquaniti, Sberna e Gelmini, sotto la media Berlinghieri, Cominelli e Gregorio Gitti, Pd, che non manca di essere propositivo ma ha un tasso di assenza alle stelle: 70%. In zona retrocessione Galperti, Pd, e Romele, Forza Italia: l’attività parlamentare è ridotta ai minimi termini rispetto ai deputati in cima alla classifica e i due finiscono sul fondo della classifica italiana. Galperti è 576esimo, Romele addirittura 609esimo. Nessuno dei due ha mai fatto da relatore in questa legislatura.
Senatori
A palazzo Madama spicca per attività Vito Crimi, senatore grillino, che eccede con l’ostruzionismo (sopra una certa soglia gli emendamenti non danno punti) ma è attivissimo in tutti i campi. Si guadagna il 31esimo posto nella classifica nazionale. Dietro Paolo Corsini, Pd, con un tasso di assenza tra i più bassi in Italia, e il collega di partito Massimo Mucchetti. Il leghista Raffaele Volpi, invece, è 259esimo su base nazionale: tanti ordini del giorno ma pesa il tasso di assenza. Il fanalino di coda è bresciano. Riccardo Conti, eletto tra le fila del Pdl e ora nel gruppo misto, è il meno produttivo dei senatori italiani. Assente nel 65% delle votazioni, Conti ha firmato solo 8 disegni di legge (meno di un decimo rispetto a Crimi) e 20 mozioni. Numeri bassi anche negli altri campi presi in considerazione: Conti ha fatto da relatore solo in un caso. Lettori e elettori possono conoscere nel dettaglio la produttività di ogni parlamentare sul portale parlamento17.openpolis.it. Chissà, prima di votare qualcuno potrebbe tenerne conto.